Battere un colpo
Bazooka cinese per garantire crescita (e consumi): misure della banca centrale e di sostegno per le famiglie, dopo un insolito summit del Politburo. Intervista all'economista George Magnus.
Set-list:
Boost
24 misure per l'occupazione
Un insolito meeting del Politburo
Intervista a George Magnus
Altre storie dalla Cina
2100: Thailandia
Asia: Giappone
Asia: Corea del Sud
Asia: Maldive
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Io sono un giornalista, lavoro a Chora Media, conduco due podcast “Altri Orienti” e “Fuori da Qui”. Ho vissuto a lungo in Cina e in Asia, dove ho fondato China Files. Provo a raccontare cosa succede in questi luoghi con la newsletter, con i libri, con dei video su Youtube. E pure qui su Instagram.
Boost
Questa settimana è successo di tutto! Diciamocelo nel modo più diretto: tutti si stavano chiedendo perché Pechino non avesse ancora deciso per un intervento deciso allo scopo di alleviare il rallentamento economico. Le domande che giravavano tra analisti e operatori erano: perché non iniettano liquidità come fatto in passato? Perché non agiscono? Le reazioni del mondo finanziario ed economico (e di molti osservatori della Cina) ai documenti usciti dal terzo plenum sono stati abbastanza tiepidi. I dati più recenti hanno continuato a confermare il rallentamento, gli ultimi numeri sull’occupazione giovanile (al 18.8%) segnalano le difficoltà del momento; numeri che si vanno ad aggiungere alla constatazione che i consumi non tirano, che il pessimismo sembra pervadere la società cinese. All’improvviso questa settimana su questo fronte è successo di tutto, tanto che dovremo procedere con dei sottocapitoli:
prima sono arrivate le misure della Banca centrale che hanno scatenato fiducia in un rally di fine anno (ma hanno anche suscitato qualche dubbio, che questa azione non basti).
quasi in risposta ai dubbi, giovedì è uscito un documento del Consiglio di Stato sull’occupazione
e infine si è svolto un insolito incontro del Politburo del Pcc proprio su questioni economiche nel quale si fa esplicito riferimento a occupazione, consumi e assistenza per “anziani, le persone con disabilità e i disoccupati di lunga durata e l’assistenza per le popolazioni a basso reddito”. A questo proposito Reuters parla di decisione del “Ministero delle Finanze che prevede di emettere 1 trilione di yuan di debito sovrano speciale principalmente per stimolare i consumi” e un’indennità mensile di circa 800 yuan (102 euro) per bambino a tutte le famiglie con due o più figli, escluso il primo figlio.
Insomma qualcosa si è mosso. Procediamo con ordine e partiamo dalle misure della Banca centrale cinese.
A inizio di questa settimana la banca centrale cinese (PBoC, People’s Bank of China) ha comunicato tutta una serie di misure. La reazione di mercati e operatori è stata positiva, ma un po’ tutti si aspettavano che questo fosse l’inizio di una serie di manovre. Nel dettaglio, le misure della Banca centrale (qui Fred Gao ha tradotto quanto detto durante la conferenza stampa) riguardano aspetti tecnici: si va da un taglio di 20 punti base dei tassi di interesse a breve termine a 7 giorni (dall’1,7% all’1,5%), al taglio del coefficiente di riserva obbligatoria per le banche, tagliato di mezzo punto percentuale, con l’indicazione di ulteriori riduzioni dello 0,25-0,5%. Creato un fondo di prestiti da 800 miliardi di RMB (114 miliardi di dollari) per i mercati dei capitali del Paese, “composto da fondi da concedere in prestito alle aziende per riacquistare le proprie azioni e a istituzioni finanziarie non bancarie, come le compagnie di assicurazione, per acquistare azioni locali”. Per quanto riguarda il mercato immobiliare, tassi sui mutui esistenti in calo di 50 bp e anticipo minimo per l’acquisto di seconde case in diminuzione dal 25% al 15%.
Quantificando per umani: come ha spiegato Bloomberg staremmo parlando di una maxi iniezione di oltre 140 miliardi di dollari nelle grandi banche statali per sostenere l'economia in difficoltà. Secondo il Financial Times, “queste misure rappresentano uno dei più grandi bazooka che la PBoC abbia mai usato sui mercati azionari cinesi, che erano crollati negli ultimi quattro anni, a dimostrazione della mancanza di fiducia nella zoppicante economia del Paese”.
I mercati stanno rispondendo: giovedì l’Ansa ha scritto di “Borse di Asia e Pacifico in rally con Tokyo (+2,79% il Nikkei) trainata dagli acquisti sul settore della tecnologia. A dare la spinta anche le misure di stimolo della Cina. Shanghai sale del 2,76%, Shenzhen del 3,36%. Forti anche Hong Kong (+3,5%) e Seul (+2,9%)”. Ma naturalmente non mancano dubbi sull’efficacia nel lungo periodo di queste misure. Reuters ha scritto:
La Banca centrale cinese ha adottato una posizione di allentamento monetario più aggressiva, ma le sue armi politiche non hanno nel mirino il nemico principale della crescita economica: la domanda dei consumatori persistentemente debole. Le iniezioni di liquidità e i minori costi di indebitamento segnalati dalla Banca centrale hanno sollevato il sentiment del mercato, ma soprattutto hanno accresciuto le aspettative che le autorità daranno seguito a questo primo pacchetto con altre misure per integrare le decisioni monetarie e finanziarie.
Secondo Bloomberg, “Martedì, le azioni cinesi hanno registrato il più grande acquisto netto giornaliero da marzo 2021, il secondo importo più elevato negli ultimi 10 anni, secondo il rapporto di prime brokerage di Goldman Sachs Group Inc”.
I principali media internazionali hanno riportato anche svariate testimonianze di operatori del settore. Eccone alcune:
Shuang Ding, economista capo per la Cina e l'Asia settentrionale presso Standard Chartered: Le politiche della banca centrale hanno superato le aspettative, ma il problema principale dell'economia odierna non è la mancanza di liquidità. Per quanto riguarda il sostegno all'economia reale, credo che ci sarà un altro pacchetto di politiche, in particolare politiche fiscali.
Fred Neumann, capo economista per l'Asia di HSBC: le autorità devono incrementare la domanda, cosa che potrebbe essere fatta attraverso altre misure, attraverso politiche fiscali.
Gli analisti di Morgan Stanley: la sostenibilità a lungo termine del miglioramento del sentiment del mercato e del rimbalzo dipendono maggiormente dalla ripresa macroeconomica e della crescita degli utili aziendali
Robert Gilhooly, economista senior dei mercati emergenti presso Abrdn: il taglio dei tassi di interesse per i titolari di mutui esistenti è stata la cosa più vicina a un trasferimento fiscale per le famiglie che abbiamo mai avuto. Ma alla fine, il governo dovrebbe intervenire con più fondi statali per salvare il settore immobiliare, altrimenti la spesa delle famiglie probabilmente rimarrebbe limitata dall’effetto negativo sulla ricchezza derivante dal calo dei prezzi delle case e da un mercato del lavoro debole
Winnie Wu, Bank of America: Non possiamo liquidarla come la solita vecchia politica. Questa è la prima volta che il governo incoraggia gli investimenti con leva finanziaria nel mercato azionario. Un rally con leva finanziaria sulla liquidità dovrebbe avere ancora un margine significativo di crescita
Qui di seguito un po’ di link sugli stimoli (in inglese): Bloomberg, Caixin, Bbc, Cnbc, Financial Times, Wall Street Journal
24 misure per l’occupazione
Tra i documenti usciti questa settimana c’è anche quello che prevede 24 misure sull’occupazione, delineate per ora in modo ancora piuttosto vago (qui in cinese).
Riporto quanto ha scritto il Global Times (costola in inglese dell’ufficiale Quotidiano del Popolo): “la Cina implementerà una strategia che privilegia l'occupazione, rafforzerà le politiche di occupazione, affronterà le contraddizioni strutturali, approfondirà le riforme istituzionali e si proteggerà dal rischio di disoccupazione su larga scala per promuovere un effettivo miglioramento della qualità dell'occupazione e una ragionevole crescita della quantità”.
Il documento specifica di prendere “la prevenzione dei rischi di disoccupazione su larga scala come linea di fondo” e rendere “l'occupazione di alta qualità e piena un obiettivo prioritario per lo sviluppo economico e sociale, incorporandolo nei piani nazionali di sviluppo economico e sociale e promuovendo la sinergia di politiche fiscali, monetarie, industriali, dei prezzi e dell'occupazione per migliorare il potere di sviluppo dell'occupazione”.
Vedremo, ma quanto meno ora c’è la sensazione che la situazione - almeno - sia affrontata in modo più diretto. Ci siamo concentrati sulle questioni economiche, ma sarà interessante capire anche se questa “accelerazione” è frutto di nuovi compromessi all’interno del Pcc considerando la flemma con la quale Xi Jinping è parso affrontare questo momento molto delicato. Oppure se molto semplicemente, come scritto nella prima newsletter sul Terzo Plenum, c’è bisogno di tempo per rimediare a una situazione così delicata.
L’insolito meeting del Politburo
“L'Ufficio Politico del Comitato Centrale del Partito Comunista Cinese ha tenuto una riunione il 26 settembre per analizzare e studiare l'attuale situazione economica e pianificare il prossimo lavoro economico. Xi Jinping, segretario generale del Comitato centrale del PCC, ha presieduto l'incontro”. Inizia così il readout (qui il link in cinese) che dà conto di questo summit. Abbastanza inusuale in questo momento dell’anno ma probabilmente collegato alle misure di cui abbiamo parlato sopra. Bill Bishop ha scritto che “I decisori politici sono riusciti a rilanciare il mercato azionario in vista della festività del 1° ottobre e questa volta la ripresa potrebbe avere un po' più di slancio: le azioni cinesi si avviano alla migliore settimana in un decennio grazie alle promesse del Politburo”. Fred Gao ha fatto notare che “Di solito, ci sono tre riunioni del Politburo all’anno incentrate sull'economia, tenute a fine aprile, luglio e dicembre. Tuttavia, questa terza riunione programmata per fine settembre è altamente insolita e richiede ulteriore attenzione”.
E quindi, che cosa si dice in questo readout? Ecco alcuni punti:
L'incontro ha sottolineato che i fondamenti dell'economia cinese e le sue condizioni favorevoli, come un vasto mercato, una forte resilienza economica e un grande potenziale, non sono cambiati. Allo stesso tempo, sono emerse nuove situazioni e problemi nell'attuale operazione economica. È necessario considerare l'attuale situazione economica in modo completo, obiettivo e calmo, affrontare le difficoltà in modo diretto mantenendo la fiducia e migliorare efficacemente il senso di responsabilità e urgenza nel fare bene il lavoro economico. Dobbiamo cogliere i punti chiave e intraprendere azioni proattive, implementare efficacemente le politiche esistenti, intensificare gli sforzi per introdurre politiche incrementali, migliorare ulteriormente il targeting e l'efficacia delle misure politiche e impegnarci a completare gli obiettivi e i compiti di sviluppo economico e sociale per l'intero anno.
Poi ci sono vari riferimenti alla necessità di “osservare in modo completo, obiettivo e calmo la situazione economica attuale, affrontare le difficoltà, mantenere la fiducia e migliorare efficacemente il senso di responsabilità e urgenza per un corretto lavoro economico.
Poi, oltre a un chiaro riferimento ai tagli dei tassi e alla necessità di mettere mano al settore immobiliare (come da misure prese dalla PboC), si legge della necessità di combinare la promozione dei consumi con il benessere delle persone, promuovendo aumenti di reddito per i gruppi a medio e basso reddito e migliorando la struttura dei consumi, attraverso “nuovi tipi di modelli di consumo”, in grado di “sostenere e regolamentare le forze sociali nello sviluppo di settori di assistenza agli anziani e all'infanzia e migliorare rapidamente il sistema di politiche di sostegno alla nascita”. Ci sono anche dei punti sull’occupazione, con la richiesta di “rafforzare l'assistenza per i gruppi che affrontano difficoltà occupazionali, come gli anziani, le persone con disabilità e i disoccupati di lunga durata e l’assistenza per le popolazioni a basso reddito”.
E poco dopo ecco l’indiscrezione Reuters su nuove iniezioni di liquidità e l’indennità per le famiglie.
Intervista a George Magnus
George Magnus è ricercatore associato presso il China Centre dell'Università di Oxford e presso la School of Oriental and African Studies di Londra. George è stato capo economista e poi consulente economico senior presso UBS Investment Bank dal 1995 al 2012. Ha scritto Why Xi's China is in Jeopardy (Yale University Press). L’ho contattato in settimana subito dopo l’annuncio della banca centrale. Come vedrete nell’intervista sono anche citati dei suoi articoli apparsi negli ultimi tempi su importanti media internazionali. Lo ringrazio per il tempo e la disponibilità. Di seguito l’intervista.
Come dovremmo interpretare le recenti decisioni della banca centrale? Pensi davvero che queste misure aiuteranno la crescita e come aumenteranno il potere d'acquisto delle persone?
Gli annunci della PBoC di questa settimana sostengono sicuramente la richiesta fatta dal Politburo e dal Consiglio di Stato dopo il terzo plenum di luglio per un intervento urgente e più sostanziale a sostegno dell'economia, e hanno permesso alla banca centrale di onorare un precedente impegno di migliorare le comunicazioni sulla politica - in linea con ciò che gli osservatori delle banche centrali occidentali chiamano “forward guidance”. Tuttavia, mentre queste misure forniscono liquidità, abbassano il costo del credito e stimolano il mercato azionario, i problemi economici sistemici della Cina non sono stati causati né sono dovuti ai tassi di interesse e ai tassi sui mutui, né all'altezza troppo elevata delle caparre sui mutui per la seconda casa. E non saranno risolti se i prezzi delle azioni aumentano ancora per un po’. Quindi, sì, la natura ampia delle misure potrebbe spingere la crescita del PIL di qualche decimale, ma è davvero difficile vedere questo pacchetto in grado di innescare un rimbalzo nei consumi delle famiglie.
Hai scritto che il terzo plenum alla fine si è occupato più di politica che di economia. Le decisioni della banca centrale sono un segno di preoccupazione da parte della leadership, specialmente considerando le reazioni tiepide del mercato al plenum?
La banca centrale, in quanto agenzia non indipendente del governo, ha espresso esattamente il tipo di preoccupazione e urgenza che il governo stesso ha manifestato a luglio, ma i leader politici cinesi non faranno progressi significativi nel rinnovamento economico o nella riforma tramite la banca centrale. La politica monetaria può fare solo fino a un certo punto, come abbiamo imparato relativamente di recente in Occidente negli anni successivi alla crisi finanziaria. La banca centrale cinese può svolgere un ruolo di supporto offrendo sollievo, come ha fatto, dovrebbe cercare di stimolare la crescita dell'offerta monetaria affinché la Cina possa mantenere le pressioni deflazionistiche a distanza, ma la vera azione, in termini di stimolo e riforma, deve provenire dal governo stesso, che finora almeno, si è mostrato deludente nel suo comportamento.
Cosa pensi della riforma delle pensioni?
Il governo ha finalmente, dopo anni di deliberazioni, concordato di innalzare l'età pensionabile a partire dall'inizio del 2025. Negli ultimi 15 anni, l'età pensionabile per gli uomini passerà da 60 a 63 anni, e per le donne da 50 o 55, a seconda del tipo di lavoro, a 55 o 58. Tuttavia, il punto di partenza è relativamente basso, e entro il 2040, i lavoratori cinesi andranno in pensione molto più giovani rispetto alla maggior parte delle nazioni a reddito medio e alto. Quindi, c'è molto di più da fare. Inoltre, mentre la copertura del sistema pensionistico cinese è per lo più piuttosto ampia, tranne ovviamente per le grandi coorti di lavoratori migranti e dipendenti a tempo parziale o nel settore informale, non è molto generosa. Il tasso di sostituzione pensionistica è di circa il 48%, superiore a quello di alcuni paesi dell'OCSE, ma molto inferiore alla media del 61% in tutti gli stati. Il primo pilastro del sistema pensionistico è mal finanziato e, man mano che i pagamenti ai pensionati aumentano con l'invecchiamento, le finanze potrebbero diventare molto più difficili nel prossimo decennio. Il secondo pilastro è debole poiché i datori di lavoro spesso saltano o mancano contributi, e il nuovo terzo pilastro, uno schema di contributo definito, non ha ancora avuto un'adozione significativa. C'è quindi un buon motivo per riformare le pensioni, così come per altre riforme nel welfare, ma il governo non sembra essere preoccupato di agire nelle condizioni attuali.
Mi sembra che Xi Jinping stia scommettendo sulla stabilità sociale del paese. Qual è la tua opinione al riguardo?
Non sono sicuro che Xi Jinping stia “scommettendo”, perché mi pare presuma che non sarà un problema e se mai dovesse essere una minaccia, le forze di sicurezza interne sopprimeranno rapidamente e con forza qualsiasi problema dovesse sorgere. In questo senso ha quasi certamente ragione. Tuttavia, la tua domanda mette in luce qualcosa di preoccupante che c’è, e cioè il malessere che sembra pervadere i millennial, e anche i giovani più grandi, e la classe media. Ottimismo e fiducia mancano, e sembra che le cose siano migliorate a malapena dal Covid. Potrebbero addirittura essere peggiorate. La situazione lavorativa e i redditi stagnanti e la produttività, e naturalmente il crollo del mercato immobiliare sono tutte manifestazioni di cause, ma, basandomi solo su aneddoti, sembra esserci anche insoddisfazione per la direzione della Cina. Non sono sicuro che questo esploderà nelle strade, ma potrebbe diventare un problema all'interno della gerarchia del partito a un certo punto.
Nel tuo articolo per Foreign Affairs, hai detto che Xi non sembra essere pronto per una revisione completa del modello cinese, concentrandosi invece sull'innovazione da nuove forze produttive di qualità. Perché pensi che questo approccio non stia funzionando?
Penso che l'ambizione di Xi, di avere una scienza e tecnologia all'avanguardia capaci di portare la Cina a un ruolo di leadership globale in cui gli Stati Uniti e l'Occidente diventino marginalizzati, sia ambiziosa e anche fantasiosa. Questo non significa che la Cina non realizzerà cose importanti, ma sarà chiaramente problematico se il 10 o anche il 15% della sua economia sarà ultramoderno e pionieristico nell'innovazione - anche se la Cina potesse aspirare a questo - ma con la maggior parte dell’economia che fatica con una produttività debole, limiti nella capacità di indebitamento e una domanda altrettanto debole. Spesso dico che la Cina ha isole di eccellenza tecnologica e leadership ma in un mare di turbolenza macroeconomica, e quest'ultima tende sempre a prevalere. Guarda il Giappone negli anni '80 e '90. Penso che la leadership del Pcc stia compromettendo la propria ambizione perché non possono abbracciare riforme politiche e istituzionali per cambiare il modo in cui la Cina è strutturata e cresce, e il nuovo settore delle forze produttive, così chiamato, è semplicemente troppo piccolo rispetto alla vastità del resto dell'economia.
Altre storie dalla Cina
“Un importante economista di uno dei principali think tank cinesi è stato indagato, arrestato e rimosso dal suo incarico dopo aver criticato la leadership di Xi Jinping in una chat privata. L'indagine su Zhu Hengpeng, che negli ultimi dieci anni è stato vicedirettore dell'Istituto di Economia presso l'Accademia cinese delle scienze sociali gestita dallo Stato, giunge mentre il Partito comunista intensifica gli sforzi per sopprimere i commenti negativi sulla salute economica della Cina. Zhu, che compirà 55 anni questo mese, è stato arrestato in primavera dopo aver presumibilmente fatto alcune osservazioni impolitiche in una chat di gruppo privata sull'app di messaggistica mobile WeChat, secondo persone a conoscenza della questione. Questa storia l’ha tirata fuori il Wall Street Journal
Uber e WeRide hanno annunciato una partnership “per portare i veicoli dell'azienda cinese di tecnologia a guida autonoma sulla piattaforma di ride sharing, a partire dagli Emirati Arabi Uniti”, lo scrive Reuters
Il primo ottobre comincia un periodo di festività in Cina il 75esimo anniversario della nascita della Repubblica popolare. Si sposteranno moltissime persone, come al solito. Qui un video (in cinese)
La situazione in Medio Oriente, tanto più considerando gli ultimi sviluppi “libanesi”, interessa anche la Cina: qui un’analisi della situazione in Iran (in cinese)
2100: Thailandia
In 2100, come sarà l’Asia come saremo noi, uscito a inizio settembre per Mondadori, c’è anche un capitolo sui diritti: come avanzano, come retrocedono in Asia. Naturalmente c’è anche la Thailandia: poco prima di andare in stampa sono riuscito a modificare la parte del libro sui matrimoni tra persone dello stesso sesso in Thailandia, perché era appena uscita la notizia secondo la quale mancava solo l’ok del re. Che è arrivato.
Su 2100, vi segnalo che sarò al Festival di Internazionale a Ferrara. Ho un workshop che dura tre giorni e il 4 ottobre alle 19 presento proprio 2100.
Asia: Giappone
Ci tornerò perché si tratta di un evento politico importante: Shigeru Ishiba, 67 anni, ex ministro della Difesa e “personaggio” (ha litigato un po’ con tutti, psecie con Abe) peculiare della classe politica conservatrice del paese è il nuovo leader del Partito liberaldemocratico e quindi prossimo premier giapponese. Qui l’esito delle votazioni del Lpd di Nikkei Asia Review e un ritratto. Qui Japanica di Eleonora Zocca, in italiano.
Asia: Corea del Sud
“Un numero crescente di sudcoreani ritiene che il paese dovrebbe sviluppare armi nucleari. Secondo un recente sondaggio condotto dal think-tank affiliato allo stato Korea Institute for National Unification, il 66% degli intervistati ha espresso "supporto" o "forte supporto" per un deterrente nucleare indipendente. In un sondaggio condotto da Gallup Korea a febbraio, il 72,8% degli intervistati riteneva che la Corea del Sud dovesse sviluppare le proprie armi nucleari”. La storia segreta del programma di armi nucleari della Corea del Sud
Asia: Maldive
Il presidente delle Maldive Mohamed Muizzu ha dichiarato alle Nazioni Unite che Israele deve essere ritenuto responsabile per i crimini che sta commettendo a Gaza, tra cui il “genocidio”, così come per i suoi attacchi ai giornalisti e altre violazioni del diritto internazionale. L’articolo di Al Jazeera
A domenica prossima!
Per chi si fosse iscritto di recente, qui ci sono gli archivi
Anche se in ritardo, un resoconto molto interessante. Grazie