Il costo della vita
In Cina sono aumentati i prezzi di tutto, ma non i salari: il tema è al centro di ogni discussione. Dopo anni di crescita ora i cinesi devono fronteggiare una situazione del tutto nuova
Set-list:
Prezzi alti, salari bassi
Investimenti o consumi?
Xi Jinping sulla demografia
La Cina sui media cinesi (economia, esteri, cronaca, commenti)
Storie dall’Asia
***disclaimer: forse perché sono tornato a Pechino e ci tornerò nel 2025 ho preso una decisione. Da oggi in avanti in questa newsletter troverete solo link ad articoli in cinese. Utilizzerò fonti in inglese solo se relative a traduzioni dal cinese o per notizie asiatiche da media asiatici. Spero in questo modo di darvi un’informazione ancora più originale rispetto ai tanti siti e blog che si occupano di Cina e vi chiedo, se l’idea vi piace, di far girare il più possibile questa newsletter***
Benvenuti alla nuova newsletter de Il Partito, politica in Cina e Asia.
Io sono un giornalista, lavoro a Chora Media, conduco due podcast “Altri Orienti” e “Fuori da Qui”. Ho vissuto a lungo in Cina e in Asia, dove ho fondato China Files. Provo a raccontare cosa succede in questi luoghi con la newsletter, con i libri, con dei video su Youtube. E pure qui su Instagram.
Prezzi alti, salari che non crescono
Una cosa che ho notato a Pechino è un aumento generale dei prezzi: specificando che Pechino è una metropoli e non rappresenta tutta la Cina, ho notato questo generale aumento ordinando al ristorante, andando a comprare in un supermercato, leggendo diversi articoli su WeChat da parte di blogger o parlando con semplici cittadini che denunciano aumenti notevoli (in questo caso andare in piazza a Gulou di sera, con due gemelli, favorisce le conversazioni e si scoprono tante cose :).
I media di Stato parlano di aumenti moderati, il che conferma una tendenza.
Le persone con cui ho avuto modo di parlare si lamentano dell’economia, dicono di spendere meno e di risparmiare di più (è anche vero che i cinesi sono da sempre un popolo di risparmiatori): per la Cina è una grande novità, sancita anche da attività commerciali meno affollate di quanto ricordassi. Anche a Sanlitun, luogo di movida e di grandi brand, dove sono stato domenica mattina per pura curiosità (è uno dei posti di Pechino che cerco di evitare), mi è parso di notare molta meno gente nei mall dei grandi marchi (Uniqlo, Nike, Apple ecc).
E in effetti c’è stato un aumento generalizzato dei prezzi, di ogni tipo di prodotto: dagli affitti delle case, a quello della benzina, da quello del gas a quello dei prodotti alimentari (specialmente la carne, quella di maiale in particolare). Riporto alcune cose che ho registrato da commenti o da post su WeChat: dal gas alla carne di maiale, dalla frutta all'olio da cucina, fino agli affitti sembra che ogni aspetto della vita stia silenziosamente diventando più costoso. Questa ondata di aumenti dei prezzi è così sentita che molte persone dicono che i loro portafogli sono vuoti.
E ancora: con il crollo delle temperature, le persone iniziano a prepararsi per il prossimo inverno. Ciò che è preoccupante è che i prezzi di quasi tutti gli articoli legati all’inverno sono aumentati in misura diversa (anche i piumini, ci sono post su WeChat molto critici al riguardo). Il primo a farne le spese è il prezzo del gas. Come ho letto su un post, “Le forniture energetiche globali sono già sotto pressione e, combinate con le aspettative di un inverno eccezionalmente freddo quest’anno, la domanda di gas per le case e il riscaldamento è aumentata in modo significativo". Ciò ha portato direttamente a un’impennata dei prezzi del gas, lasciando molte famiglie stressate prima ancora di iniziare a riscaldare le proprie case”.
Sono aumentati anche i prezzi della frutta:, insieme all'aumento dei costi di trasporto. Aumentati anche i prezzi della carne di maiale: a causa, a loro volta, dell’aumento dei prezzi dei mangimi e dei costi per la prevenzione delle epidemie. Molte famiglie hanno dovuto ridurre la quantità di carne suina acquistata e alcune hanno addirittura iniziato a cercare altre fonti di proteine.
L’aumento degli affitti ha esercitato un’ulteriore pressione. Inizialmente si pensava che, con la flessione del mercato immobiliare degli ultimi anni, gli affitti sarebbero rimasti relativamente stabili. Con l’ultima tornata di adeguamenti della politica immobiliare, la domanda di affitti è aumentata notevolmente e con essa i prezzi degli affitti. Alcuni giovani che avevano programmato di trasferirsi in una sistemazione migliore hanno dovuto abbandonare i loro piani, e alcuni stanno addirittura pensando di trasferirsi più lontano dal centro per risparmiare.
In generale, dagli autolavaggi, ai servizi di pulizia fino alle consegne da asporto, quasi tutti i settori dei servizi hanno visto aumenti dei prezzi a vari livelli. Insomma aumenta il costo della vita e non salgono i salari per dare la percezione di riuscire a sostenere gli aumenti. Per i cinesi si tratta di una situazione del tutto nuova. Alcune persone iniziano a pianificare attentamente il budget e cercano di ridurre le spese non necessarie. Alcune famiglie hanno iniziato a cucinare a casa e a ridurre il numero dei pasti fuori; alcuni hanno iniziato ad apprendere alcune semplici abilità di manutenzione per ridurre la frequenza di assunzione di professionisti.
Insomma una popolazione a cui negli ultimi vent’anni è stata promessa una crescita costante, la promessa di un miglioramento costante della propria vita, una mobilità sociale garantita, una sicurezza negli investimenti (ad esempio nel mattone) oggi deve affrontare problemi nuovi. E insieme alla gestione di queste problematiche mi pare ci sia anche una buona dose di delusione e in alcuni casi di malcontento rispetto alle linee guida economiche della leadership.
Welfare
Qualche settimana fa l’amico Fred Gao ha proposto un pezzo di del professor Huang Yiping, il preside della National School of Development presso la Peking University e membro del Monetary Policy Committee della People's Bank of China (qui l’articolo in cinese)
Riporto qui i punti salienti del suo articolo, per la traduzione completa vi rimando al sito di Fred Gao.
Il vecchio modello di crescita economica ha bisogno di una revisione completa. Le pratiche collaudate non sono più sostenibili. Il nuovo modello di crescita deve basarsi pesantemente su innovazione, sviluppo del mercato interno, trasformazione digitale e riforma delle politiche. La Cina deve allontanarsi dal modello di crescita estensiva basato su vantaggi a basso costo e cambiare verso una crescita guidata dall'innovazione.
Per aumentare la capacità di innovazione, mantenere un'economia aperta è assolutamente fondamentale: questo non può essere sopravvalutato nell'attuale clima di crescenti tensioni geopolitiche. Il dinamismo del settore privato è un altro fattore cruciale.
Invece di impantanarsi in dibattiti su quale settore tra consumi o investimenti debba avere la priorità, l'attenzione dovrebbe essere rivolta a trovare il giusto equilibrio tra i due. Attualmente, il kit di strumenti politici della Cina sembra meglio equipaggiato per aumentare gli investimenti e l'offerta, ma non riesce a stimolare i consumi. Vale la pena di prendere in considerazione un coraggioso cambiamento di politica verso la promozione dei consumi. Ciò significa che il governo deve mettere soldi veri sul tavolo, sia attraverso maggiori benefici della previdenza sociale, un welfare migliorato per i residenti urbani o investimenti diretti. Questo tipo di azione concreta è ciò che serve per invertire il rallentamento economico e generare uno slancio sostenibile.
Xi sulla demografia
Su Qiushi, la rivista teorica del partito comunista, è uscito un articolo di Xi Jinping a proposito di demografia. Ovviamente in Cina ha avuto grande rilevanza, un po’ come tutto quanto scrive Xi Jinping, ma mi è sembrato di notare una maggiore attenzione rispetto al solito: il tema demografico interessa, è uno degli argomenti più rilevanti e la doppia valutazione che ne fa Xi sembra anche aver soddisfatto chi non è così certo che la crisi demografica sia solo una cosa negativa. Qui di seguito alcuni passaggi (la traduzione è mia, qui c’è l’originale in cinese)
L’articolo inizia con una strenua difesa del passato: Xi Jinping difende la pianificazione cinese, quando scrive,
Innanzitutto, occorre affermare pienamente la correttezza e l'efficacia della politica di pianificazione familiare. (…) L'attuazione della pianificazione familiare è stata una decisione importante presa alla luce della realtà del Paese in una specifica fase storica, controllando efficacemente l'eccessiva crescita della popolazione e la pressione che essa comportava, e sostenendo con forza la causa della riforma, dell'apertura e della modernizzazione socialista. Dal 18° Congresso nazionale del PCC, in risposta ai nuovi cambiamenti nella crescita della popolazione e nella struttura demografica, il Comitato centrale del PCC ha formulato giudizi scientifici e apportato tempestivamente modifiche per ottimizzare la politica delle nascite, e l'effetto complessivo è stato buono, il che deve essere pienamente riconosciuto.
Ma poi Xi entra subito nel vivo del suo intervento. A Xi preme sottolineare una cosa: che la crisi demografica ha degli aspetti sia negativi, sia positivi.
L'impatto della crescita demografica negativa deve essere considerato dialetticamente. La Cina ha completato il percorso di industrializzazione dei Paesi sviluppati per centinaia di anni in pochi decenni, la transizione demografica è stata veloce e il declino della popolazione è arrivato presto, ma nel complesso è in linea con la legge generale della modernizzazione e dello sviluppo nel mondo. Il declino demografico avrà alcuni impatti negativi sullo sviluppo, come la riduzione della forza lavoro e l'indebolimento dello slancio dei consumi e degli investimenti. Allo stesso tempo, il declino demografico ha anche alcuni effetti positivi, come la riduzione della pressione sulle risorse e sull'ambiente e la necessità di spostare lo sviluppo economico dall'espansione esterna allo sviluppo interno. Nel complesso, l'impatto del declino demografico sullo sviluppo economico e sociale presenta sia vantaggi che svantaggi, non possiamo limitarci a guardare solo un lato, ma alcune questioni vanno considerate nel lungo periodo
Allo stesso tempo, osserva Xi, “va notato che l'invecchiamento della nostra popolazione si sta verificando prima del completamento della modernizzazione, il che porterà alcune nuove difficoltà e sfide che devono essere affrontate attivamente”.
Mi pare che, se vogliamo trovare in questo pezzo di Xi qualche espressione di cui sentiremo parlare, dovremo abituarci a questa: 投资于人, touzi yuren, cioè “investimento nelle persone”.
La Cina sui media cinesi
Economia e tech
Investimenti spaziali. La Cina non deve ripetere gli errori del passato:
Con lo sviluppo della tecnologia aerospaziale cinese, la Cina non è lontana dal realizzare uno sbarco sulla Luna con equipaggio. L'annuncio ufficiale è di completare il piano di atterraggio sulla Luna con equipaggio entro il 2030: a tal fine sono state investita manodopera e risorse. Ma tutto questo ha anche sollevato una domanda: vale davvero la pena investirecosì tanto nello spazio e nello sbarco sulla Luna? Qui l’articolo in cinese
100mila app per Hongmeng. A Shenzhen si è svolta la prima conferenza di 鸿蒙, Hongmeng aka Harmony il sistema operativo di Huawei.
Xu Zhijun (presidente attuale di Huawei, essendo il titolo a rotazione ndr) ritiene che non sia difficile sviluppare un sistema operativo avanzato, ma che sia fondamentale disporre di un gran numero di applicazioni e dispositivi che utilizzino questo sistema operativo. La chiave del successo o del fallimento di un sistema operativo risiede nella capacità di creare un ricco ecosistema. Al 22 ottobre sono state lanciate più di 15.000 applicazioni e metaservizi nativi di Hongmeng, che coprono 18 campi tra cui Amap, Alipay, JD.com, WeChat, Douyin, iQiyi, Xiaohongshu, 12306, Hanglv Zongheng, ecc. , sostanzialmente soddisfare le esigenze dei consumatori. Tuttavia, rispetto agli ecosistemi di sistemi operativi maturi del settore, l’ecosistema di Hongmeng deve ancora avere più applicazioni. Xu Zhijun ha detto senza mezzi termini che, secondo l'analisi, 100.000 app sarebbero un segno di maturità per l'ecosistema Hongmeng nel soddisfare le esigenze dei consumatori. Qui l’articolo in cinese
La riunione esecutiva del Consiglio di Stato ha proposto di rafforzare le linee guida generali per un sano sviluppo dell’economia delle piattaforme
L’incontro ha sottolineato che lo sviluppo dell’economia delle piattaforme è legato all’espansione della domanda interna, alla stabilizzazione dell’occupazione e al beneficio del sostentamento delle persone. È anche legato al rafforzamento dell’economia reale e allo sviluppo di nuove forze produttive. È necessario rafforzare ulteriormente la guida generale per un sano sviluppo dell’economia delle piattaforme, aumentare il sostegno politico, sostenere le società che producono piattaforme Internet di consumo per sfruttare il potenziale del mercato, rafforzare l’offerta di dati nell’economia delle piattaforme e promuovere l’ordinato flusso transfrontaliero di dati in conformità con la legge. Qui l’articolo in cinese
Cina e Giappone hanno ridotto le loro partecipazioni nel debito statunitense
A settembre il Giappone e la Cina hanno ridotto le loro partecipazioni in titoli del Tesoro statunitensi rispettivamente di 5,9 miliardi di dollari e 2,6 miliardi di dollari. Alla fine di settembre, le disponibilità cinesi di titoli del Tesoro statunitensi erano scese a 772 miliardi di dollari, avvicinandosi ancora una volta al livello più basso di 769,6 miliardi di dollari fissato a marzo dal marzo 2009. Qui l’articolo in cinese
Politica estera
Cina, Filippine e Stati Uniti: un commento sull’approccio di Trump alle recenti problematiche emerse nel rapporto tra Cina e Filippine a proposito del mar cinese merdionale:
La domanda principale è: la nuova amministrazione Trump utilizzerà ancora le tattiche di deterrenza della precedente amministrazione? Oltre alla deterrenza, esistono anche altre modalità per evitare la guerra. Il sostegno degli Stati Uniti a Marcos Jr. nel Mar Cinese Meridionale è il modello di deterrenza scelto dai neoconservatori americani. Dopo molti scontri, le Filippine sono state menzionate sulla pagina internazionale dai principali media americani, ma non hanno ottenuto risultati effettivi risultati e perfino la perdita di truppe. L’effetto è controproducente. Anche gli Stati Uniti non hanno ottenuto alcun beneficio. Qui l’articolo in cinese
Tutto quello che hanno firmato Cina e Brasile, qui l’articolo in cinese
Commenti
Dieci nuove caratteristiche dei cambiamenti nella struttura delle classi sociali in Cina, qui il pezzo in inglese su GingerRiver
Cronaca nazionale
La polemica sugli assorbenti: in Cina ci sono state numerose proteste sugli assorbenti, dopo che un marchio è stato pizzicato a fare pubblicità ad assorbenti dichiarando una lunghezza che in realtà non corrisponderebbe al vero. Dall’ammissione dell’azienda è nata una serie di indagini che hanno trovato altre problematiche: alcuni materiali per assorbenti igienici sono al di sotto degli standard richiesti e questo, come hanno scritto alcuni media “solleva seri interrogativi sui controlli di sicurezza e qualità esercitati da questi marchi”. 36kr (articolo in cinese) ha scritto che “Il tema degli assorbenti non solo strappa via la foglia di fico dei problemi di qualità del prodotto stesso, ma tocca anche il nervo sensibile della negligenza a lungo termine della società nei confronti dei diritti delle donne”. Insomma alla fine il 22 novembre, Deng Jingheng, il fondatore del marchio di assorbenti ABC, si è inchinato pubblicamente e si è scusato, ha ammesso che gli errori soprattutto in riferimento alla sua prima risposta di fronte alle richieste di spiegazioni: “se non vi vanno bene non comprateli”. Per curiosità l’hashtag utilizzato dalle donne sui social è stato: #卫生巾长度造假 (frode sulla lunghezza degli assorbenti igienici). Sempre sul tema: qui un articolo in cinese dello Shanghai Observer, qui in cinese una raccolta degli articoli di magazine e giornali femminili.
Dopo i casi di attacchi sulla folla in Cina, tre in poche settimane, segnalo questo pezzo (a sua volta segnalatomi da Federico Picerni, che ringrazio) qui in cinese
Storie dall’Asia
Vi segnalo intanto l’ultima puntata di Altri Orienti sui soldati nordcoreani in Russia (appena torno da Pechino riprenderò anche il tour di 2100 che è appena stato segnalato da Esquire come uno degli “8 libri da leggere per capire il mondo”, grazie!)
I guai di Adani: “L'incriminazione per corruzione contro il magnate indiano e secondo uomo più ricco dell'Asia, Gautam Adani, presentata mercoledì da una corte federale degli Stati Uniti, ha sconvolto l'India. Le accuse hanno riportato l'attenzione sul suo impero, a meno di due anni di distanza dalle accuse di irregolarità finanziarie mosse dal venditore allo scoperto Hindenburg Research, che avevano fatto perdere 130 miliardi di dollari al valore di mercato pubblico del gruppo”. Su Nikkei Asia cinque cose da sapere sull'atto di accusa.
La Corea del Sud amplierà il settore del cloud computing privato per rafforzare la propria competitività nell'era dell'intelligenza artificiale (IA).
Il Ministero della Scienza e delle ICT ha annunciato l'intenzione di dare impulso alle aziende cloud locali tramite la creazione di partnership strategiche con entità globali, con l'obiettivo di raddoppiare le dimensioni del mercato cloud nazionale dal 2022 a 10 trilioni di won (7,3 miliardi di dollari) entro il 2027. L’articolo su Yonhap.
Negli anni del boom economico Aeon è stata tra le prime aziende giapponesi a credere nel Vietnam: ora inizierà la costruzione di un centro commerciale da 202 milioni di dollari nella cittadina turistica settentrionale di Ha Long. I lavori comincerano all'inizio di dicembre, l’articolo di VnExpress.
A domenica prossima!
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